Domenica 21 un incontro all’interno del ciclo “What’s human about technology?”
Al primo incontro della giornata riservato alla tecnologia, alle 12.30 in Spazio Innovazione, Piazza A5/C5 hanno partecipato Raffaello Vignali, Parlamentare e componente della Commissione Attività produttive e il presidente di Giovani Confartigianato Damiano Pietri, con lo scopo di dialogare sul rapporto tra produzione, imprese e governo.
Si parte con la testimonianza di Pietri, giovane imprenditore di seconda generazione della provincia di Modena, a capo di un’impresa artigianale. “Introducendo innovazione e digitalizzazione nelle aziende si ottengono miglioramenti” così ha esordito l’imprenditore, entrando subito in tema. Ma non tutti gli imprenditori riescono a cogliere che il mondo sta cambiando velocemente e questo è il motivo per cui l’Italia si ritrova spaccata, tra chi cavalca l’innovazione e chi rimane al traino. “Rimangono determinanti le persone: sono loro il cuore pulsante di qualsiasi attività. Il mercato premia gli innovatori e quelli che colgono le opportunità”.
Vignali da parte sua ha messo in rilievo la velocità con cui si muove lo sviluppo tecnologico, fattore questo che pone problemi enormi di legislazione. “Oggi, con l’industria 4.0 esistono stampanti 3D che stampano cellule staminali, consentendo la produzione di farmaci curativi. Ma la velocità con cui evolve la tecnologia
deve essere necessariamente accompagnata anche dalla velocità di adattamento del sistema produttivo italiano perché “la rivoluzione tecnologica democratizza l’impresa”.
Come rappresentante del parlamento, Vignali sta lavorando per tracciare le linee di una nuova politica industriale: “Le nanotecnologie sono pervasive e intervengono in tutti i settori – ha osservato – la tecnologia serve a migliorare le cose, ma senza il soggetto l’impresa non progredisce perché le persone sono il cuore, il cervello e le mani che fanno andare avanti l’impresa”.
Al termine dell’incontro, il pubblico ha posto alcune domande ai relatori: “Perché un terzo della piccola e media impresa italiana non innova?” Pietri ha risposto rimarcando quanto la digitalizzazione sia fondamentale in un mondo che sta cambiando vorticosamente. Cambiare è difficile perché richiede fatica, osserva Vignali, e non sempre gli imprenditori hanno la cultura necessaria per promuovere il cambiamento digitale, anche se cresce la consapevolezza che senza nuove tecnologie non si progredisce. Per il futuro dell’azienda diventa allora determinante il fattore culturale che permette poi di creare un prodotto ben fatto e appetibile sul mercato.
“Come fare a trovare l’innovazione di prodotto e di servizio?” Stavolta è il parlamentare a rispondere, sottolineando che la tecnologia la fanno le persone, che però vanno aiutate. Per crescere bisogna dare responsabilità, la stessa che si è presa il giovane imprenditore Pietri, quando ha cominciato a prendere le redini dell’azienda del padre. Vignali conclude sottolineando che “non bisogna dimenticare neanche le grandi imprese perché fondamentale è il loro ruolo guida”.