Chi siamo
Terra incognita
‘Salvatore Mancini, collaboratore di numerose riviste, autore di importanti mostre personali e collettive, è da oltre un decennio uno dei più affermati fotografi americani. Mancini è un artista che sente fortemente l’interesse per le culture del passato. All’interno di questo interesse si inserisce il suo lungo viaggio fra le testimonianze di una civiltà preistorica e storica, espressa da popolazioni di cacciatori e raccoglitori, ma anche di agricoltori, capaci di esprimere sulla pietra un mondo di immagini assai più complesso di quanto non ci si aspetti, dietro il quale è possibile intravedere ricchezza d’espressione, maturità rappresentativa, un immaginario fantastico ed una religiosità animistica eccezionali. La mostra del Meeting propone 62 fotografie di pitture rupestri e di petroglyphs, creati in un periodo che va dai 3.000 ai 4.000 anni or sono nel sud-ovest degli Stati Uniti. Le immagini presentate, oltre ad avere una notevole valenza artistica che offre una poetica interpretazione del ricco, vario e complesso mondo figurativo delle popolazioni indigene amerindiane, ci permettono di apprezzare la inusitata vastità del repertorio figurativo degli indiani Navajo, che sottende un’evoluzione culturale ed una ricchezza spirituale notevoli. Le tecniche adottate da queste popolazioni indigene vanno da quelle più accentuatamente figurative, a quelle in cui prevale la schematizzazione, sia pure senza che si perda alcunché della leggibilità dei soggetti rappresentati.’