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Simon Bolivar e l’Europa
‘La Mostra su “Simon Bolivar e l’Europa” è stata realizzata a cura della CEE per celebrare il bicentenario della nascita dell’eroe latino-americano, il quale trascorse nel vecchio continente alcuni anni fondamentali della sua vita. Consiste in un’esposizione di 135 pannelli di foto e testi, che documentano le diverse fasi e tappe della permanenza di Bolivar in Europa nel corso di tre successivi viaggi effettuati nel 1799-1802, nel 1803-1806 e nel 1810. Un materiale complessivamente poco conosciuto e quindi prezioso per ricostruire i tratti della formazione del “libertador” (come sarà soprannominato nel suo Paese). Simon Bolivar sembra stare stretto in questi panni. Si tratta infatti una personalità complessa, consapevole dell’anelito di libertà e pace dei popoli latino-americani, tanto quanto delle loro culture, tradizioni e peculiarità. Consapevole anche del fascino che esercita la cultura europea, da lui conosciuta da vicino proprio durante i viaggi descritti dalla Mostra. In Europa, Bolivar frequenta salotti, “respira” nuovi fermenti, incontra personalità di rilievo del mondo culturale e politico (fra gli altri, Napoleone). Un itinerario stimolante, che molto incide sulla sua formazione (famoso il giuramento da lui fatto dall’alto di Monte Sacro, a Roma, di liberare il proprio paese dalla dominazione spagnola). Pensando ai suoi popoli che “solo esperan la libertad”, giunge a sognare di “formar de la América en pocos anos otra Europa”. A chi lo dipinge solo come cruento libertador, Bolivar oppone – sia pure senza molta fortuna – la genialità di un’ipotesi. l’unità di popoli e regioni in cui le “ciencias, artes, industria e cultura” costruiscano “las grandes prosperidades a que està destinada la América meridional”.’